martedì 25 aprile 2017

LA FLORA E LA FAUNA

FLORA:

La Valle di Scalve ha il privilegio di ospitare piante tra le più belle della Lombardia.
Nei meravigliosi boschi di conifere è possibile trovare fiori di ogni tipo: le rose di natale, che sbucano quando ancora la neve ricopre il terreno, i ciclamini, la fritillaria da ricordare per la sua rara bellezza. I fiori caratteristici della Valle sono però stelle alpine e i rododendri.
I boschi sono poi caratterizzati dall' abbondanza di funghi di ogni tipo e di piccoli, ma buonissimi frutti selvatici quali: il mirtillo nero, la fragola di bosco, i lamponi, le more, le nocciole.


I boschi sono poi popolati da piante quali: il larice, la betulla, il pioppo, l'acero montano, l'ontano bianco, l'abete bianco e l'abete rosso.




FAUNA:

Oltre alla ricchezza della flora, la Valle di Scalve è una delle vallate più ricche di fauna. I suoi monti, hanno infatti permesso la sopravvivenza di animali caratteristici dell'ambiente alpino.
L' animale che si spinge più a nord, che vive al limite delle nevi eterne( zona del Gleno, Venerocolo,Venano,Pizzo Tornello, Monte Ferrante) è la pernice bianca.
Nei pascoli ad alta montagna vivono poi camosci, presenti in numero considerevole sul Monte Gleno, e lo stambecco.Vi sono poi la marmotta, la lepre bianca, che abitano le vette, il gallo cedrone e la coturnice delle Alpi, che invece popolano i pascoli esposti al sole.

Scendendo di quota abbiamo il capriolo, abitante delle numerose pinete e moltissime specie di uccelli che, insieme alla volpe, alla lepre bianca e allo scoiattolo, popolano i boschi.

Predatori importanti sono la donnola, la faina, i falchi, le poiane e l'aquila, predatore per eccellenza.





IL PARCO DEL GIOVETTO E LA FORMICA RUFA:


In Valle è inoltre presente una riserva naturale protetta, il parco del Giovetto, ricoperto da boschi di conifere , si estende nei comuni di Azzone, Schilpario e Borno(Valle Camonica). Questo è il primo esempio europeo di area protetta per tutelare un popolamento naturale di formiche. Qui è stata infatti rilevata un'alta concentrazione di formicai appartenenti alla specie della formica rufa. Questi formicai, chiamati acervi, possono raggiungere un'altezza di un metro e mezzo e possono contenere un numero di formiche compreso fra 200.000 e 500.000.  A questa specie di formica è stato assegnato, dalla normativa regionale, un titolo di protezione che vieta il danneggiamento dei formicai,e grazie al quale si è potuta costituire un'apposita riserva naturale, perchè la dieta di queste formiche è per il 60% costituita da insetti dannosi per il patrimonio forestale.

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